Tutorial di trucco oncologico spiegato da chi lo vive.
Quanto conta, in una donna, il sentirsi bella? L’aspetto esteriore ha la stessa importanza di quello interiore oppure uno prevale sull’altro? E se sì, quale?
La bellezza è importante per ognuna di noi oppure ci si riesce a sentire appagate a prescindere?
Questi sono interrogativi estremamente soggettivi, e le risposte, a mio parere, enormemente mutevoli. Anzitutto perché sono dettate dal carattere, dal peso che ciascuna di noi sente di dovergli attribuire.
Dipendono, altresì, anzi forse in misura maggiore, dal vissuto… dalle vicende che, nostro malgrado, nel bene e nel male, hanno segnato e segnano le nostre vite.
Spesso si pensa alle condizioni di disabilità fisica, che costringono il corpo ad una parziale o totale immobilità e lo disegnano o ridisegnano sulla base del danno subito, sia esso congenito o acquisito solo in un secondo momento.
Ma un’altra condizione purtroppo sempre più diffusa, che danneggia profondamente il corpo (e di conseguenza anche lo spirito ) in particolare della donna, è il tumore mammario, che conduce, quale che sia la prospettiva di cura ( chemioterapia o interventi più o meno demolitivi ) messa in atto caso per caso, a devastazione più o meno significativa.
Fortunatamente quest’ultima è, nella maggior parte dei casi, totalmente reversibile.
Partendo dal presupposto, ormai notevolmente risaputo, che l’aspetto psicologico è essenziale tanto quanto quello terapeutico nel processo di guarigione, risulta indispensabile, quindi, far sì che chi intraprende questo percorso riesca a ritrovare l’equilibrio con sé stessa e con la sua femminilità.
Questo è possibile grazie a ritualità quotidiane, quali trucco e, più in generale, cura di sé, da imparare a mettere in atto come coccola verso sé stesse, con l’aiuto di incontri organizzati da varie associazioni di ex o attuali donne oncologiche, oppure, come in questo caso, direttamente dall’ospedale presso il quale si è seguiti (per quanto mi riguarda il Cottolengo) e spesso con aziende che operano nel settore del make-up.
Ad uno di questi ho partecipato anch’io, essendo contemporaneamente disabile e paziente oncologica.
Gli aspetti sui quali le relatrici hanno voluto focalizzare l’attenzione sono, per l’appunto, il benessere e l’autostima, entrambi essenziali e da coltivare il più possibile, soprattutto durante un percorso oncologico.
È stato fatto un excursus sulle problematiche che affliggono le donne oncologiche, e poi, partendo dalla teoria dei colori, elemento cardine su cui si basa tutto il make-up, è stato declinato ogni aspetto del cosiddetto trucco correttivo e della cura della persona, terminando con alcuni tutorial di trucco a cui si sono piacevolmente sottoposte tre di noi.
Un incontro interessante, un momento di condivisione a cui sicuramente ne seguiranno degli altri.
Scritto da Federica De castro
Pubblicato da Cottolengo su Lunedì 12 dicembre 2022